Vi racconto una storia

Dato che sono un po’ a corto di idee, ho deciso di raccontavi una storia.

“Estate del 2007. Per chi era abbastanza grande, si ricorda che aveva fatto molto caldo e i temporali erano opto frequenti quell’anno. Ma non è del tempo che vi volevo parlare. E’ di una bambina di 7 anni che quell’anno ha visto realizzarsi un suo sogno. Era un giorno della prima metà di agosto e lei e i suoi genitori erano andati a fare una passeggiata. Dopo, cosa poteva essere, un’ora di camminata, la bambina vede un cartello. Era pieno di scritte, ma la sola cosa, l’unica cosa, che lei vedeva era il simbolo di un cavallo. Di seguito, guardò subito la legenda. Lesse, ad alta voce, quasi urlando: “Maneggio!!! Mamma, papà, vi prego, andiamo a vedere!” con il tipico tono di una bambina desiderosa di vedere qualcosa. I genitori decisero di accontentare la figlia, e cinque minuti dopo erano arrivati al maneggio. La ragazzina, determinata, si diresse, con calma ma fermezza, verso le scuderie. Entrò. Sulla sua destra c’era una pony anziana, grigia. Lesse “Nonna”. Andò avanti e molti furono i cavalli che vide: Alouette, Geppetto, Fedora… finché vide una persona. La bambina era timida e non osò aprire bocca, quindi salutò e basta e aspettò che arrivassero i suoi genitori. Giunti, si fecero avanti e chiesero un paio di informazioni sul circolo. La ragazza. Lucia, era molto gentile e soddisfò tutte i loro dubbi. Il giorno dopo la bambina avrebbe per cavalcato. E se tutto fosse andato bene, avrebbe iniziato a prendere lezioni di equitazione. La domenica passò in fretta e il pomeriggio del lunedì la bambina, con i suoi genitori, era di nuovo in maneggio. Timidamente, entrò di nuovo nella scuderia, sapendo che quella volta non sarebbe stata sola. Infatti, trovò tantissime persone che giravano per i corridoi con selle e testiere. In fondo, c’era una donna, capelli ricci e abbastanza lunghi. Era l’unica che non aveva nulla in mano. Si avvicinò pian piano. Salutò la famiglia e iniziò a parlare con i genitori. Intanto, Lucia arrivò e prese la bambina con sé e la portò da un pony, grigio anche lui. Non era quello del giorno precedente, ma un altro. L’amazzone spiegò alla bambina alcune cose sul mondo dei cavalli. La bambina era affascinata e pareva già che avesse fatto la scelta. Tra le chiacchiere, erano arrivate nel maneggio. La bambina salì sul pony e con Lucia che lo guidava, iniziarono a fare dei circoli, continuando a parlare di cavalli. Dopo una ventina di minuti, la bambina scese con un sorriso a quarantaquattro denti stampato sulla faccia. Anche i genitori, che avevano assistito alla scena parlando con l’insegnante erano felici. La bambina andò a pulire il pony nel suo box. Il tempo passava e dopo un po’ dovette decidere. Quale fu la sua risposta? “Sì, voglio andare a cavallo!”. I genitori erano felici, sperando che quello sport le piacesse sul serio. Volete sapere che fine ha fatto la bambina? E’ qua, che sta scrivendo questa storia. E il pony? Be’, lui era Pop.”
 

marty**

Ciao amici!!!

Eccomi di nuovo qua 😀 Come state? Io tutto bene 🙂 Ieri sono andata in passeggiata con Wizu :3 😀 Ero star felice!!!!!! 😀 Come avete passato Halloween? Io sono andata a vedere Oscure presenze al cinema con due miei amici 🙂

Allura, ecco cosa faremo in  questo lungo weekend:

  • Foto del giorno, nuove ed arretrate (scusate se non le ho messe, ma sono star occupata con la scuola 😦 )
  • Halloween party: che cos’è, come è nato, foto…
  • Fieracavalli Verona 2013
  • Libri e film consigliati

Bene, iniziamo con le foto del giorno 🙂

La lezione di martedì

Hey amici riders, come ve la passate?? Io ora vi sto scrivendo dal computer di mia cugina 🙂 Sì, sto a casa sua fino a giovedì sera 😀 Comunque, vi volevo raccontare di come è andata la lezione di ieri (appena torno a casa metto anche le foto 🙂 )

Arrivo al maneggio e metto giù la mia roba, vicino al box di Wizu. Poi, vado in campetto coperto a salutare la Franz che mi dice: “Prendi pure Pop e preparalo fuori”. Detto fatto, vado a prendere capezza e longhina e vado nel suo nuovo paddok. Lo prendo e lo guardo già male: da grigio chiaro che era, si era trasformato in un “bel cavallo sauro”. Così, lo porto fuori e inizio a pulirlo. Dato che non c’era verso di renderlo pulito, lo sello lo stesso, cercando di tirar via più terra possibile. Sottosella, gel, sella, testiera, paraorecchie e stinchiere ed è pronto. Anche io mi metto le mie nuove ghette in pelle marrone (vi mostrerò una foto).

Faccio il giro largo ed entro in maneggio. In tutti i modi cerco di tenerlo fermo per misurarmi le staffe e stringere il sottopancia, ma non c’era verso. Così, appena entra Franz, arrotola le redini, incrocia le staffe e inizia a muoverlo. All’inizio Pop era tutto scatenato, ma poi capisce di aver fatto una cavolata: sapendo che dopo lo dovevo montare io, forse non era il caso di correre. Si calma abbastanza in fretta e io monto in sella. Subito dopo, arriva anche l’Alice con la Maggie. Iniziamo subito a trottare e a fare dei piccoli esercizi: circoli, trotti seduti e compagnia varia. Poi Franz ci dice di provare ad entrare in un angolo. All’inizio non ce la facevo, ma poi ho capito come dovevo fare e ci sono riuscita alla grande 😀 😀 Facciamo la stessa cosa ad entrambe le mani, poi ci mettiamo un po’ al passo. Ad un certo punto Franz mi fa: “Marty, trotto sulla pista a mano sinistra”. Io, senza tante domande eseguo. Faccio un giro di trotto e poi Franz mi fa: “Okey, al prossimo angolo galoppo”. Io ero al settimo cielo: era da più di due (se non tre) anni che non galoppavo con Pop. Parto, tutta felice e il pony mette un galoppino stupendo, corto, da dressage ed era comodissimo!!! Si stava seduti senza neppure fare tanta fatica! E’ stata una cosa unica e spero di rifarlo, sul serio!!! 😀 😀 😀 Finito di galoppare, faccio passo per cinque minuti buoni perchè Franz si doveva andare a cambiare perchè portava Maggie e Chiara (la padrona di Wizu) in passeggiata. Quando loro partono, io scendo e porto in posta il ponazzo 😉 Gli do una bella pulita agli zoccoli, gli faccio una spugnata non troppo tosta (non faceva tanto caldo)… il giusto per togliere il sudore e per pulirlo ancora un po’. Infine, gli metto il grasso e gli faccio la ioda. Così, lo porto nel suo paddok, per un meritato riposo!

La lezione di sabato

Dopo due settimane, torno al maneggio. Alle otto e trenta, quando sono arrivata, Franz stava muovendo Ufo. Diciamo che era un bel po’ agitato! Scalciava come un matto… dopotutto erano un po’ di giorni che non lo muovevano. In teoria avrei dovuto montarlo io (che bello!!!! 🙂 ), ma dato che era troppo caldo, preparo Wizu 🙂 Intanto, arriva anche la Maggie, che ovviamente monta la sua sua cavalla, l’Alice. Finito di sellare Wizu, provo i miei stivali nuovi. Cuoio nero, bellissimi, regalati dalla Franz ( 😀 )… unico difetto: enormi!!! Comunque, li provo lo stesso. metto la testiere a Wizu, con non poche difficoltà, e lo porto fuori a fare quattro passi. Misuro le staffe e stringo il sottopancia. Salgo. E’ strano non avere le ghette e gli stivaletti bassi. Però non è male e sto bene in sella.

Come vi sembrano?? A me piacciono da morire!

Come vi sembrano?? A me piacciono da morire!

Entriamo in campo e iniziamo a fare un po’ di passo, mentre Franz aiuta una ragazza, Nicol, a prendere Pop. Lo portano fuori e Nicol inizia  a pulirlo. Fatto, la Fra entra in campo e ci dice di metterci al trotto e di iniziare a fare delle transizioni trotto-passo-trotto e poi facciamo un esercizio del tipo: trotto battuto, trotto seduto per cinque-dieci tempi e trotto battuto. Questo per capire se il trotto era abbastanza avanti per fare una buona transizione. Facciamo questo esercizio sia a mano destra che a mano sinistra. Poi, per far riposare un po’ i cavalli, facciamo un po’ di passo e proviamo a montare un po’ all’amazzone.

Ci spiega che fino all’Ottocento le donne non avevano il diritto di montare come fanno oggi. Perciò mettevano entrambe le gambe a sinistra (solo a sinistra) e montavano così. ma non solo al passo. Trotto, galoppo, salti, dressage, passeggiate… facevano così di tutto. Immaginate che equilibrio avevano!

Stiamo per un po’ così, poi facciamo un po’ di galoppi. Nulla di particolare: trotto, galoppo sollevato per un giro, seduto per un altro giro, trotto per ancora un giro, passo e andare al centro. Finiamo così la lezione e mettiamo dentro i cavalli. Disselliamo, pulita veloce, doccia alta alle gambe, grasso e in paddok!

Campo di Bonis

Come promesso, ecco il riassunto della settimana a Campo di Bonis… vi descriverò la giornata tipo!!! 🙂

Mattina, sveglia alle sei e mezza, in maneggio a dare circa un chilo di fieno ai cavalli, si torna in baita, dove alloggiavamo, si prepara la tavola per la colazione. Si mangia e si lavano le tazzine (non abbiamo la lavastoviglie), ci si cambia e ci si lava i denti. Poi si va in scuderia verso le otto, si preparano i cavalli e si fa la lezione. Poi, si da una carriola di fieno ai cavalli e si torna in baita. Si aiuta Ciro (il moroso di Franz nonché cuoco) a preparare la verdura e il tavolo. Verso l’una si mangia, poi si lavano i piatti e fino alle cinque c’è il “coprifuoco” (cioè non si può uscire dalla baita perchè fa troppo caldo). Quindi, passiamo il tempo giocando a carte, dormendo e facendoci le unghie. Poi, verso le cinque e mezza andiamo dai cavalli e facciamo un po’ di lavoro in piano e certe ragazze facevano dei saltino. Poi, verso le otto, quando la giornata in scuderia finisce, ci facciamo le docce, prepariamo la verdura e il tavolo per la cena. Mangiamo, laviamo i piatti e poi si parla, si gioca, si ride… ma soprattutto, ci si diverte!!!!! 😀 😀 😀

La lezione di sabato

Sabato sono andata al maneggio per muovere un po’ Pop… sono arrivata e sono andata subito a prendere Pop nel suo paddok. Gli ho messo la capezza e ho iniziato a pulirlo e a sellarlo. Poi, insieme a Maggie e a Chiara, siamo andate nel campo dentro (perchè fuori era tutto bagnato in quanto nella nottata aveva piovuto). Facciamo un po’ di esercizi al trotto seduto, per migliorare l’assetto, e sulle transizioni passo-trotto e viceversa. Finita la lezione, Maggie e Chiara sono andate in passeggiata mentre io ho pulito e fatto la doccia completa a Pop!! Alla fine è venuto stupendo! Ero io da pulire…. ahahahaha!!!!!

La lezione di venerdì

Eccomi qua… scusate se non ho scritto l’articolo ieri, ma ero un po’ triste in quanto il prossimo anno non vedrò più i miei compagni… mancano solo gli esami, poi è tutto finito. Comunque, ecco il riassunto della lezione di venerdì 🙂

Arrivo al maneggio, presto come al solito. Dato che non era ora di preparare Wizu, vado ad accarezzare tutti i cavalli. Poi mia mamma, vede fuori il puledrino di un mese e mezzo, ormai. Andiamo fuori, ai paddock e gli facciamo una foto. Non era venuto un gran che, dato che si nascondeva dietro sua mamma. Comunque, queste due sono le foto:

Poi, dato che erano le 17:30, prendo il mio beauty e vado a preparalo. Faccio tutto con calma e serenità, così avremmo rafforzato il nostro legame. Il tempo passa, quando arriva Maggie con una sua amica, Gloria. Loro preparano Alice, mentre io vado a prendere sella, testiera e fasce di Wizu. Poi arriva anche la Franz, così ci dirigiamo verso il campo in erba, a circa 500 metri dal nostro maneggio. Arrivati, iniziamo a fare un po’ di trotto sulla pista, facendo delle transizioni al passo a metà di un lato lungo. Poi, dato che i cavalli andavano “storti”, ci fa eseguire dei circoli a due angoli opposti del maneggio, accelerando la velocità nel lato lungo e raccorciandola prima dei circoli. Poi, ci fa eseguire delle barriere, girando una volta la testa a destra e l’altra a sinistra, dicendo ogni volta i numeri che Gloria e Franz ci facevano vedere con le mani. Come esercizio finale, dobbiamo eseguire una serie di barriere (9 o 10); le prime 3 andavano fatta a un trotto medie, le altre 3 o 4 a un trotto più lento, perchè, appena il cavallo le avrebbe superate tutte, Gloria ci diceva se girare a destra o a sinistra. Quando giravamo, ci ritrovavamo subito davanti la terzultima barriera, perciò noi dovevamo ragionare non in fretta… di più! Dopo un paio di prove, ci sono finalmente riuscita!!

Poi, siamo tornati in scuderia!