Capitolo 4: l’allenamento

Avevo dormito come un ghiro durante la notte e alle sette e mezza ero già sveglia. Vado in cucina e mi preparo un cappuccino e una fetta di pane e nutella (no, non sono come gli altri inglesi che mangiano il bacon per colazione!). Finito, vado in camera mia e mi cambio per andare a montare Wayra. Decido di mettere i miei pantaloni più belli per la cavalcata con la cavalla: pantaloni rossi e blu, stivali alti e maglietta nera con il mio nome sul dietro e lo stemma del maneggio sul davanti. Esco e prendo la bici, con la quale sarei andata la maneggio.

Mezz’ora di strada e sono arrivata. Parcheggio la mia bici ed entro in maneggio. Ero l’unica che montavo durante quella settimana, perchè la maggior parte degli altri cavallerizzi (e anche miei amici) erano partiti per le vacanze. Le uniche persone che per ora c’erano in maneggio erano il padrone di Wayra e la mia insegnante. Probabilmente avrei fatto lezione con loro due.

Iniziai subito a preparare Wayra: striglia, brusca, nettapiedi, pettine, sottosella, agnellino, sella, pettorale, stinchiere, paraglomi, paranocche e testiera. Fatto! Era pronta per il primo allenamento. Esco dal suo box e mi dirigo verso il campo chiuso. Entrata, mi fermo al centro, misuro le staffe e stringo il sottopancia. Monto. Mi trovavo già a mio agio: ero sicura che saremmo diventate un binomio perfetto! Intanto che aspetto la mia insegnante, mi metto al passo sulla pista e inizio a fare qualche esercizio di base: allungamento delle braccia e della schiena, toccare orecchie, coda, spalla del cavallo, il mio piede e altri esercizi simili. Cambio di mano e rifaccio gli stessi esercizi. Intanto, arriva anche Jenna, la mia insegnate. Mi dice di continuare con gli esercizi e aggiunge anche che per oggi avremmo solo fatto conoscenza con la cavalla. Se fossimo andate bene, avremmo fatto anche i galoppi e dei cavalletti.

Io e Wayra... in un giorno così perfetto finchè...

Io e Wayra… in un giorno così perfetto finchè…

Era la nostra prima lezione, ma sembrava che ci conoscessimo da una vita: eravamo qualcosa di meraviglioso, di unico… con nessun altro cavallo, alla prima volta che lo montavo, avevo mai fatto una figura del genere. E anche Jenna era molto colpita: 37 anni passati con i cavalli e non aveva mai visto una cosa del genere. E perciò non ci fece soltanto galoppare e saltare dei cavalletti, ma ci fece anche provare una piccola ripresa di dressage!

La lezione è stata fantastica, era tutto così bello che sembrava un sogno: era perfetto. Fu perfetto. Sì, perchè arrivò la “guastafeste”. Ragazza della mia età, pantaloni e maglietta firmata, stivali di qualche marca famosa, capelli raccolti con una coda, spilla in oro sula maglietta e cap con diamanti. Mi chiedo se si possa venire così in scuderia. Insomma, si sa che ci si sporca e non è proprio il massimo venire con i vestiti firmati. Comunque, la cosa per sé non mi dava fastidio. Quello che mi fece arrabbiare è il fatto che voleva comprare Wayra…

... arrivò una ragazza tutta firmata che voleva comprare Wayra!

… arrivò una ragazza tutta firmata che voleva comprare Wayra!

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