L’endurance

Oggi mi pareva giusto presentarvi una disciplina poco conosciuta: l’endurance.

Ecco un breve ma ottimo riassunto si questa disciplina

Prima dell’invenzione dei moderni mezzi di trasporto, le prove equestri di resistenza venivano svolte per necessità invece che per divertimento. Può sembrare uno scherzo del destino che all’inizio del XXI secolo, proprio questa disciplina sia diventata lo sport in maggiore crescita nel mondo. Le distanze variano da circa 25 km fino a 160 km da coprire in un giorno – così l’endurance è un esperienza indimenticabile aperta a tutti, indipendentemente dalle singole aspirazioni. Simile al trec, (di cui parleremo prossimamente) è uno sport di gruppo con team di assistenza che fornscono cibo e acqua a cavallo e a cavaliere. Nelle distanze più lunghe, è importante la strategia in quanto le difficoltà del terreno costringono a procedere più lentamente in alcune zone; e per questo i cavalieri hanno bisogno di concentrazione per recuperare il tempo in altri modi. Molta attenzione è rivolta all’ allenamento e alla condizione del cavallo, che nel tempo costruisce un rapporto molto stretto  con il cavaliere. Il benessere è molto importante, e i cavalli vengono controllati prima, durante e dopo la gara per assicurarsi che sia in grado di coprire la distanza. Nonostante gli sforzi richiesti, l’endurance è famoso per l’atmosfera amichevole tra i concorrenti, che competono contro i personali piuttosto che l’uno contro l’altro.