Pensiero filosofico del momento

rhtLife is short. You don’t do tomorrow what you can do today: that tomorrow may not exist.
La vita è corta. Non fare domani quello che potresti fare oggi: quel domani potrebbe non esistere.
∞marty∞

Nitrito

NITRITO

Si fa pesante il passo per la rupestre strada
nella spasmodica ricerca di un’antica contrada.
Strada che sempre più sale nell’affanno del mio respiro.
Una cantina agli occhi d’improvviso si pone come ristoro.
Un cavallo nero, bianco pezzato a gocce di rugiada
libero dal morso, dentro la staccionata sta frangendo biada.
Un paesaggio angusto e di ruderi veritiero.
Parole non trova il mio pensiero.
Per un istante vorrei la mente del sommo a poesia.
Raffaello perchè non rimanga solo fantasia.
Il sole dietro i monti già s’affossa.
All’orizzonte appare una scia di fuoco rossa.
Il cielo di azzurro, poi, si tinge.
Vola lassù il mio pensiero e stelle dipinge.
Negli occhi del cavallo vedo dolore,
la libertà cerca nel sol che muore.
Il desiderio suo il mio cuore esaudisce,
l’animo di quel sogno gioisce.
Sotto la volta di un cielo sereno
vola via come Pegaso in un baleno.
Lungo e forte nell’aria echeggia il suo nitrito
quale ringraziamento e di saluto.
∞marty∞

Scalpitio di Giovanni Pascoli

Ecco una bellissima poesia scritta da Giovanni Pascoli. Vuole rappresentare il pauroso avvicinarsi della morte, che si manifesta dapprima come un galoppo lontano nella pianura deserta, poi come una presenza man mano più incalzante e minacciosa. Il senso di questa poesia poggia in buona parte sul ritmo.

Si sente un galoppo lontano
(è là . . . ?),
che viene, che corre nel piano
con tremula rapidità.

Un piano deserto, infinito;
tutto ampio, tutt’arido, eguale:
qualche ombra d’uccello smarrito,
che scivola simile a strale:

non altro. Essi fuggono via
da qualche remoto sfacelo;
ma quale, ma dove egli sia,
non sa né la terra né il cielo.

Si sente un galoppo lontano
più forte,
che viene, che corre nel piano:
la Morte! la Morte! la Morte!

L’Unicorno di Tony Mitton

Ecco una bellissima poesia sui cavalli, ma dei cavalli un po’ speciali… gli unicorni!

Unicorni

L’UNICORNO

Ieri notte ho sognato 

L’Unicorno.

Bianco come la perla,

scalciava tutt’intorno,

respirando il silenzio lunare.

Il suo unico corno

si ergeva luccicante come una lancia.

Lo vidi scuotere il capo

e sbuffare e gonfiare la guancia

e calciare l’aria di mezzanotte.

Come crini d’argento erano le sue

chiome folte

Avevo la mente confusa, eccitata.

Non riuscivo a pensare, non potevo parlare.

Udiisulla mia testa uno sricchiolio di rami,

e lo vidi, da dove ero nascosto,

scomparire veloce dentro il bosco,

fra i tronchi avvolti nel velluto scuro.

Ma un rapido soffio di brezza notturna

mi strinse in una morsa di gelo,

strappandomi di colpo a quel sonno leggero

e trovai sul cuscino, accanto al mio viso,

una ciocca di crini argento vivo.

Conservai gelosamente quella ciocca,

dopo tanti anni la tengo ancora stretta,

racchiusa in una scatola sul davanzale della finestra.

E quando il mondo si fa cupo

intorno,

mi aiuta a sognare l’Unicorno.

Tratto da “Le due lune” classe 2^, il capitello

Tony Mitton, Prugna, Einaudi Ragazzi

Aforismi

Non conoscevate questi aforismi? Bene, è il momento di impararli!!