La lezione di venerdì

Purtroppo abbiamo fatto solo queste tre foto 😦 sostanzialmente, all’inizio abbiamo parlato della formazione del nuovo circolo, poi abbiamo pulito Alice e Wizu e poi io e Miriam abbiamo cavalcato, rispettivamente Wizu e Ufo e abbiamo fatto esercizi al passo, tipo con la mano destra tocca la punta del piede sinistro, tocca le orecchie del cavallo, tocca l’attaccatura della coda…

marty**

La lezione di sabato

Ecco qua tante foto sulla lezione si sabato. Ho fatto anche dei video, ma non posso caricarli direttamente sul sito. Quindi, magari questa estate, farò un unico video con tanto di scritte ecc… e ve lo pubblicherò!

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marty**

La lezione di martedì

Ore 14.00, io e Chiara, la mia vicina di casa, eravamo pronte per andare in maneggio. Detto fatto, siamo saltate sù in macchina con mia mamma e siamo partite. Mezz’oretta dopo eravamo arrivate. Scendiamo dalla macchina e vediamo Miriam, sua mamma e Franz. Dopo un paio di chiacchiere, io e le mie due amiche iniziamo a darci da fare. Mettiamo giù le borse, prendiamo gli stick e il mio beauty molto impolverato e li mettiamo nel coperto. Poi, insieme a Franz, andiamo a prendere quel pony di nome Pop, che finalmente aveva iniziato a perdere pelo e quindi a essere più presentabile e meno orsacchioso. Lo portiamo nel coperto e decide che per prima cosa, bisognava rotolarsi. Annusa per terra, tasta con lo zoccolo, cerca… finché non trova il posto adatto. Giù per terra e via, a rotolarsi nella sabbia. In seguito, si alza, ma non ancora convinto del suo lavoro, cerca un altro posto. E dove lo trova? Be’, vicino al muro, cosicché quando si è girato, si è incastrato e ci è voluto un po’ prima che riuscisse a tornare su quattro zampe. Spaventato ma salvo, lo muoviamo da terra, prima a mano sinistra, dove a meno difficoltà; fatto questo, lo puliamo e poi lo rimettiamo al lavoro a mano destra, dove è meno laborioso. Infatti non ne voleva sapere e inizia a sgroppare e a galoppare. Noi, molto neutre, lo lasciamo fare, finché capisce che vogliamo solo che vada al trotto. Finito di lavorarlo, Chiara e Franz lo ortano a pascolare, mentre io e Miriam andiamo a prendere Wizu e Alice e li portiamo fuori. Iniziamo a fare una doccia bassa alle gambe all’Alice, più che altro per toglierle la creta sul posteriore destro (probabilmente ha ricevuto un bel calcio e ora lo stinco si è ingrossato). Fatto questo, la asciughiamo per bene, anche con l’aiuto di Chiara, e la puliamo. Infine, prendo la creta e la applico su tutta la parte inferiore della zampa. Finito di vedere dei due cavalli, li sleghiamo e li portiamo a mangiare un po’ d’erba, per poi mettere Wizu in paddok con Ufo e Alice in box.

Gli anni del cavallino

Cercando delle foto da mettervi, mi sono venuti in mente talmente tanti ricordi… be’, sono gentile: non voglio farvi leggere la un poema che potrebbe essere più lungo della Divina Commedia, facendovi presente quanti ricordi ho con queste foto. Ma qualcosa ve lo voglio dire: le persone che ci sono in queste foto mi hanno fatto passare i 4 migliori anni della mia vita: sono gli amici che ho sempre desiderato: quello che ci univa era molto profondo; più di una semplice passione, più dei cavalli, più di qualcosa ai limiti dell’immaginabile. Avevamo interessi diversi, età diverse, origini diverse… ma sono state le persone migliori che ho trovato!

1 maggio 2008-1 maggio 2011

marty**

Campionesse!

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Le foto sono del 17 aprile 2011, a Trieste. Io e Alice, con i mitici Pop e Lolli, abbiamo partecipato alle regionali di pony games, gareggiando in categoria B3. Mattina sveglia alle 6, a Trieste alle 8 e mezza. Breafing, raduno, tattiche, scherzi e divertimento finche non siamo salite in sella. E lì a pensare come fare, a come mandare avanti due pony che nelle due categorie precedenti non avevano galoppato, ad essere pari a Gorizia e Lignano, i due circoli migliori in campo. E poi niente, Pop e Lolli hanno capito. Veloci schizzavano per il campo in sabbia, non sbagliavano nulla. Una nuova speranza si era aperta davanti a noi. Non avremmo più puntato al podio. Puntavamo al gradino più alto, alla cima. E poi, e poi… tutti i nostri sforzi, i nostri allenamenti concentrati nel weekend, le nostre sudate sono state ricompensate. Prime!

La lezione di domenica

Arrivo al maneggio e c’erano Franz e Miki che muovevano Vino. Così, inizio a pulire Wizu e Alice, che erano legati di fronte al coperto. Dopo un po’, arriva anche Chiara, che pulisce Wizu, e Miriam che pulisce Ufetto. Finito, selliamo i cavalli ed entriamo in maneggio. Wizu era già dentro perchè Franz doveva vedere se zoppicava o aveva problemi al tendine. Purtroppo, zoppicava (?) e così Chiara l’ha dovuto portare fuori. Io, invece, prendo Ufo e Miriam Alice e cominciamo la nostra lezione. dato che nessuna delle due montava da un po’ di tempo, Franz aveva deciso di farci fare un po’ di lavoro in piano. lavoriamo su barriere a terra, con l’aggiunta di esercizi di allungamento e accorciamento del trotto. Continuiamo con dei galoppi, sempre lavorando sulla barriera. Finiamo la lezione facendo degli esercizi al galoppo con gli occhi chiusi. E’ stato fantastico!!! Galoppare ad occhi chiusi è una sensazione fantastica: ti sembra veramente di essere tutt’uno con il cavallo: senti gli zoccoli che calpestano la terra, il cuore che batte e il vento che ti accarezza il viso. Finito, abbiamo pulito i cavalli e, dato che avevo portato i crostoli, li ho dati a Franz e alle altre ragazze. Finito, portiamo in box i cavalli e ci spostiamo nella scuderia, crostoli inclusi. Poi un signore ha provato a dare a Pop un crostoso… ovviamente lui l’ha mangiato :’) che cucciolo!!!
∞marty∞

This is my horse-life

Penso che l’equitazione non sia solo uno sport. E non è solo un hobby. E nemmeno un passatempo o una passione passeggera. Penso che l’equitazione sia molto di più. Sia qualcosa fatta di molti sacrifici, ma anche vittorie e promesse. Il mondo dell’equitazione, il mondo del cavallo e del cavaliere, è un mondo magico, fatto di parole silenziose e di cenni che solo pochi possono capire. Questo mondo, il nostro mondo, è straordinario, che ci porta a esseri maturi e responsabili, ma soprattutto, porta alla felicità. E sì, perchè quel legame che si crea con gli amici, gli appassionati, gli istruttori e anche i cavalli e altri animali è qualcosa che resterà nel tempo, che ci cambierà e che ci farà crescere.
Foto 4
∞marty∞

This is me

Ho finito ora di fare questa immagine :’)

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Non tutti possono sentire il linguaggio silenzioso tra un cavallo e cavaliere, non tutti possono affidare la loro vita a un animale 1200kg e non tutti hanno coraggio, sangue, sudore, lacrime e la dedizione necessarie per essere una parte di questo mondo. Ma i cavalieri non sono persone comuni ed i cavalli non sono animali normali. Gli unici che capiscono veramente questo mondo sono quelli che sono una parte di esso.

∞marty∞