La lezione di domenica

Arrivo al maneggio e c’erano Franz e Miki che muovevano Vino. Così, inizio a pulire Wizu e Alice, che erano legati di fronte al coperto. Dopo un po’, arriva anche Chiara, che pulisce Wizu, e Miriam che pulisce Ufetto. Finito, selliamo i cavalli ed entriamo in maneggio. Wizu era già dentro perchè Franz doveva vedere se zoppicava o aveva problemi al tendine. Purtroppo, zoppicava (?) e così Chiara l’ha dovuto portare fuori. Io, invece, prendo Ufo e Miriam Alice e cominciamo la nostra lezione. dato che nessuna delle due montava da un po’ di tempo, Franz aveva deciso di farci fare un po’ di lavoro in piano. lavoriamo su barriere a terra, con l’aggiunta di esercizi di allungamento e accorciamento del trotto. Continuiamo con dei galoppi, sempre lavorando sulla barriera. Finiamo la lezione facendo degli esercizi al galoppo con gli occhi chiusi. E’ stato fantastico!!! Galoppare ad occhi chiusi è una sensazione fantastica: ti sembra veramente di essere tutt’uno con il cavallo: senti gli zoccoli che calpestano la terra, il cuore che batte e il vento che ti accarezza il viso. Finito, abbiamo pulito i cavalli e, dato che avevo portato i crostoli, li ho dati a Franz e alle altre ragazze. Finito, portiamo in box i cavalli e ci spostiamo nella scuderia, crostoli inclusi. Poi un signore ha provato a dare a Pop un crostoso… ovviamente lui l’ha mangiato :’) che cucciolo!!!
∞marty∞

Il dressage

Foto 21“Dressage” è un termine francese che significa “addestramento”. E’ un metodo progressivo per insegnare ai cavalli a muoversi in modo fluido in risposta a quelle che sembrano istruzioni minime del cavaliere. In realtà, si tratta di comunicazione cavallo-cavaliere ai massimo livelli. I cavalli sono atleti naturali e animali volenterosi, che imparano in fretta da un addestratore preparato. Sebbene alcune figure sembrino molto difficili perii cavallo, è importante sapere che tutte le riprese di dressage si basano su movimenti che il cavallo esegue nel suo ambiente naturale. Il dressage è una disciplina di incredibile eleganza, sia da osservare, sia da praticare. Il concetto di base è di far lavorare il cavallo senza forzature o minacce o senza bardature che possano influenzare in modo innaturale i suoi movimenti. I finimenti sono minimi, come il filetto o la sella da dressage, che è ideata per fornire una maggiore lunghezza alle gambe del cavaliere ed è più aderente all’animale rispetto alle selle comuni. In competizione , cavallo e cavaliere sono sempre abbigliati in modo impeccabile. Il cavallo deve avere sempre la criniera intrecciata, zoccoli lucidi, finimenti ingrassati e lucidi; il cavaliere deve indossare guanti bianchi, stivali neri o stivaletti bassi, giacca nera, pantaloni bianchi, plastron, spilla  e cap (ovviamente!).

Come mettere il plastron

Come mettere il plastron

Ai livelli olimpionici il cap si sostituisce con il cilindro nero. Avere un abbigliamento curato nei concorsi significa mostrare rispetto e buone maniere nei confronti del giudice. Una competizione di dressage richiede che cavallo e cavaliere completino una ripresa, che consiste in una serie di figge prestabilite ed eseguite nel campo gara davanti a un giudice. Questi rivolge critiche costruttive e utili, assegna dei punti a cavallo e cavaliere da 1 a 10per ciascuna figura. Dopo la ripresa, il giudice assegna un voto alla performance  del cavaliere e scrive un breve resoconto su come il binomio possa migliorare. Infine, tutti i punti vengono sommati e talvolta moltiplicati per un coefficiente. Dalla somma di questi punti, si ottiene una percentuale che arriva fino ai centesimi di punto, e da questa si ottiene il vincitore. Le gare vengono svolte a tutti i livelli, dai dilettanti fino agli olimpionici. A livello amatoriale, le riprese si distinguono in quattro categorie di difficoltà progressiva: E (elementare), F (facile), M (medio) e D (difficile). Ecco qua alcune riprese di dressage categoria F .

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La lezione di sabato

Arrivo in maneggio alle 11.00 in punto e c’erano già Miriam e Chiara. Poco dopo arriva anche la Miki, che deve un po’ muovere il suo cavallo. Intanto, io Miriam e Chiara prepariamo rispettivamente Alice, Wizu e Ufo. Finito, li testierizziamo e montiamo in sella. All’inizio facciamo solo un po’ di passo e trotto perchè la Miki doveva ancora finire la sua lezione con Vino, il suo cavallo. Finito, iniziamo a fare degli esercizi di trotto seduto e transizioni su una barriera. All’inizio l’Alice era un po’ giù, poi siamo riuscite a trovarci e abbiamo accordato il ritmo giusto. Poi la Franz ci fa fare un percorsino: mano sinistra al trotto, diagonale sulla barriera, dopo la barriera trotto seduto, angolo sull’altra barriera e partenza al galoppo, fino a I, trotto, cambio di galoppo, galoppo e barriera. Dvo dire che la seconda volta che l’h fatto non mi è venuto un gran che, ma sono stata felice comunque 😀

La lezione di domenica

Arrivo in maneggio verso le 15.00 e inizio a preparare l’Alice e la Cnullah (finalmente ho scoperto che si scrive così 😀 ). Poco dopo, arrivano anche Miriam e Chiara, che prepara Wizu. Entriamo in campo e io prendo la Cnullah per la prima mezz’ora e poi avrei galoppato con l’Alice (la montava Miriam). Misuro le staffe e monto in sella. Dato che la cavalla aveva una brutta tosse, faccio solo esercizi e una piccola ripresina di dressage al trotto e delle transizioni. Comunque fosse, sono stata molto soddisfatta della nostra prestazione, anche perchè aveva fatto una bella transizione trotto-alt-trotto. Finito la ripresa, prendo l’Alice, e faccio delle transizioni galoppo-trotto-galoppo in circolo. Anche con lei sono stata molto felice 😀 Era bella rotonda e si era messa sotto, un vero spettacolo **

Perché pensare alla terapia fisica del cavallo?

A volte accade che un cavallo si comporti in modo strano; può resistere alla mano in una direzione; può non essere capace di “tenere il galoppo”; si rifiuta di effettuare i cambi di galoppo; non alta più come prima e mille altre situazioni di rigidità e comportamenti “anomali”. Addirittura può essere zoppo.

Il cavallo viene sottoposto a visita veterinaria e “scannerizzato”, ma anche le radiografie non mostrano niente di diverso dal solito. Ma allora che sta succedendo?

Niente accade senza un  motivo. Nella maggior parte dei casi, per non dire sempre, la causa del problema risiede in un piccolo agglomerato di tessuto – appartenente ad un muscolo – non più grande della punta del nostro pollice che non è più in grado di svolgere la propria funzione.

La cosa è aggravata dal fatto che questi problemi spesso non presentano sintomi visibili. Non c’è niente nei libri di veterinaria che aiuti nella diagnosi di questo tipo di problemi ed invece dovrebbe esserci, perché a volte, anche se la terapia veterinaria è stata effettuata, il cavallo fatica a ritrovare la pienezza della condizione o al pieno recupero.

Il trattamento veterinario spesso si ferma nel momento in cui la lesione (o l’anomalia) è stata curata definitivamente e non tiene conto delle conseguenze di quest’ultima sulla capacità di movimento del cavallo. succede poi molto spesso che un cavallo non abbia veramente alcun problema evidente riconducibile a qualche patologia articolare o a qualche ferita ma ugualmente non si è in grado di “esprimersi” come prima. Spesso è proprio l’errore nel non riconoscere che il sistema muscolare può essere la causa unica e primaria dei problemi che determina una terapia inadeguata. Sfortunatamente ancora oggi si fa molto per rimediare e curare problemi ortopedici e zoppie, ma poco è stato fatto nella prevenzione o correzione di “problemi da sforzo”.

Se non si realizza che il sistema muscolare (60% del peso corporeo del cavallo e sistema responsabile del movimento) è la causa predominante di problemi legati al movimento, molte cose resteranno invariate. Non bisogna mai stancarsi di ripetere e ricordare a tutti, proprietari, allenatori, guidatori e fantini questo principio fondamentale: sono i muscoli che fanno muovere le ossa del cavallo, cos’altro?

Il corpo del cavallo è fatto per potersi muovere in maniera forte ed elastica allo stesso tempo. Quando questo non accade più, significa che c’è un problema. Il motivo principale per cui ciò accade è la contrattura muscolare che risulta come conseguenza di eccessiva tensione o eccessivo sforzo. Altre cause collegate sono naturalmente legate all’età, al temperamento, a problemi di ipertrofia muscolare o di atrofia conseguente a traumi o ancora vere e proprie conseguenze di traumi.

I cavalli in agonismo che devono quindi “dare il massimo” sono quelli più esposti a questo tipo di problemi, anche perché è molto difficile stabilire cosa e quanto sia questo “massimo” da raggiungere. E’ il fatto di voler ottenere sempre di pi dall’animale che lo porta a “rompersi”. Tutto si paga, solo che in questo caso è l’animale a farne le spese.

Nel prossimo articolo: “LE CAUSE DEI PROBLEMI MUSCOLARI

La lezione di sabato

Sarò veloce veloce, che poi pubblico qualche ricetta!

Arrivo in maneggio e inizio a preparare Wizu. in seguito, arriva anche Miriam che inizia a preparare l’Alice e Chiara, che prepara Ufo. Finito di sellarli io prendo Alice e Miriam Wizu. Andiamo nel campetto fuori e iniziamo a fare degli esercizi al trotto sollevato e transizioni. Iniziamo a lavorare con delle volte su una barriera, sia a mano destra che a mano sinistra. Per finire, facciamo dei galoppi a mano destra (poi anche a sinistra). L’Alice era senza benzina: era lentissima!!! Nonostante tutto, siamo riuscite a fare bene gli esercizi sulla barriera. Finito con l’Alice, prendo un paio d minuti Wizu perché con la Miriam non galoppava (come con me all’inizio) e lo faccio galoppare a mano destra. Faceva un po’ lo scemo perché continuava a colpire la barriera con i posteriori… comunque, alla fine non era tanto male.

Finita la lezione, dissello Wizu e gli faccio una doccia bassa alle zampe e gli metto il grasso. Infine lo porto in box, e dato che mia mamma non era ancora arrivata vado a fare un po’ di coccole a Pop ❤ 😀

La lezione di sabato

Allora, dato che voglio mettere un’articolo sui cavalli, vi farò un riassunto iper veloce 😉

Come vi avevo già detto, monto Wizu!! 😀 Dato che pioveva, montiamo ne campo coperto, dove lavoriamo sulle diagonali e sulle mezze volte. Sostanzialmente, dovevamo fare una mezza volta a tre quarti del lato lungo, andare sulla linea della diagonale e fare la partenza al galoppo nell’angolo, fare mezzo giro al galoppo e mettere un circolo sul lato corto, poi, fare una transizione al trotto di lavoro, infine raccorciare e passare al passo. Inizialmente, avevo fatto un po’ di caos, nel senso che facevo le mezze volte troppo strette per un cavallo dell’età di Wizu (oltre i 17 anni 😉 ), così non riuscivamo ad aumentare sulla linea della diagonale… così, dopo un po’, Franz mi ha detto che potevo tranquillamente allargarmi fino alla linea dei quarti 🙂 Così, ci è venuto l’esercizi!! 😀

La lezione di venerdì

Arrivo al maneggio e scopro che hanno finito di ampliare il coperto ^.^ Iniziamo bene 😀 Arrivo alle scuderie e saluto Fede e Miriam, poi anche Franz e Didi. Franz mi dice che oggi avrei montato l’Alice (yeah!!!). dato che la stava muovendo nel campetto fuori, tiro fuori la sua roba e inizio a pulirla. Poi la sello e le metto la testiera; entro in campo, stringo il sottosella, misuro le staffe e monto. All’inizio facciamo un po’ di passo, poi trotto seduto e sollevato, in seguito eseguiamo delle rotazione del braccio andando a toccare la groppa del cavallo. Poi facciamo delle transizioni. In seguito, ci mettiamo tutte e tre in ripresa (in ordine, io con Alice, Miriam con Wizu e Fede con Chunulla. Si dice Knulla 😀 ). In pratica dovevamo metterci al trotto e poi il caporipresa (solo lui) doveva partire al galoppo e continuare fino a raggiungere l’ultimo. Quando ha raggiunto questo, il nuovo caporipresa si mette al galoppo fino a raggiungere l’ultimo e così finche si vuole. Poi facciamo un po’ di passo per riposare i cavalli e cambiamo di mano. Ci mettiamo al trotto e iniziamo a fare trotto sedur senza staffe. Continuiamo facendo delle transizioni trotto-passo-trotto e poi ci rimettiamo al passo. Finiamo la lezione facendo dei galoppi a mano destra 😀 Sono stata molto felice (soddisfatta soprattutto).

Inizio a dissellare l’Alice, la pulisco, le faccio una doccia alle gambe (era piena di fango), le metto il grasso e poi la porto in paddok, per il meritato riposo. Intanto la Franz stava muovendo Pop perchè poi sarebbero arrivati dei sui parenti tedeschi e l’avrebbero montato (cioè: fatto passo 😉 ). dato che però il signorino era mooolto sporco (del tipo da grigio chiaro era sauro!!!), io la Miariam abbiamo iniziato a pulirlo. Della serie che serviva la candeggina per renderlo per lo meno decente! 😀 Comunque, alla fine era diventato presentabile. L’abbiamo sellato e l’abbiamo portato nel campetto fuori, abbiamo fatto fare un giretto alla nipote (penso) della Fra e l’abbiamo dissellato e riportato in paddok! 😀

La lezione di venerdì

Arrivo e inizio a preparare Wizu. Fatto tutto, vedo la Fede che arrivo (quella che si era fatta male al coccige). Le chiedo come va e lei mi risponde tutto ok, tranne che le fa ancora un po’ male. Per lei, quella sarebbe stata la prima lezione dopo la caduta. Finito di preparare i cavalli, usciamo e andiamo nel campetto fuori, quello vicino alle stalle. Iniziamo facendo degli esercizi al passo, per poi ripeterli al trotto. Fatto gli esercizi, iniziamo a fare delle transizioni trotto-passo-trotto. Sono andate benissimo, anche perchè Wizu rispondeva perfettamente agli aiuti delle gambe. Poi iniziamo con i galoppi. Di bene in meglio: finalmente si è messo rotondo!! Ma non rotondo e punto. Rotondo rotondo. Oddio, era bello sia da vedere che da montare. Ero iper super mega stra felice!!!!!

La lezione di martedì

Vi faccio un riassunto breve breve, ma conciso 🙂

Allora, monto Wizu, come al solito ❤ Lo preparo e andiamo verso il campo in erba. All’inizio pensavo saltassimo, ma in realtà Franz aveva deciso di farci fare un po’ di dressage. Così con barriere e pilieri prepara (aiutata da mia mamma e dalla mamma della Maggie) un rettangolo 20×40. All’inizio ci fa provare le transizioni trotto-passo-trotto, poi circoli E-B-E e B-E-B . Finito le “prove” inventiamo una piccola ripresa di dressage. La mia era: trotto, alt in X e saluto. Trotto di lavoro e pista a mano destra, circolo B-E-B . Continuo al trotto di lavoro e diagonale al trotto allungato M-K . Circolo di 20 metri in A, transizione al passo in B e diagonale corta fino in H. In H trotto di lavoro, diagonale M-K . Pista mano sinistra, in B trasversale fino in X e alt con saluto in D. Questa era la prima ripresa, poi Franz mi fece aggiungere due circoli al galoppo in A, da tutte e due le mani.

Per capire meglio ciò che abbiamo fatto :)

Per capire meglio ciò che abbiamo fatto 🙂