La vita in scuderia

Come promesso, ecco il post sulla scuderia.

Le scuderie possono essere di svariati tipi, ma quella più comune (detta scuderia americana) presenta due file di box con in mezzo un largo corridoio. In questo modo, il box del cavallo resta isolato da caldo in estate e freddo in inverno. Altro tipo di scuderia è quella inglese. Le finestre dei box danno su un grande cortile e i cavalli non soffrono di problemi di aerazione e di illuminazione. Tutti gli attrezzi da scuderia devono essere tenuti insieme, così come mangimi e lettiere. Devono essere presenti anelli dove poter legare il cavallo quando si pulisce, si ferra… Ci devono essere anche uno o più punti d’acqua per poter fare loro una doccia. La corrente elettrica deve essere presente, in quanto serve a far funzionare illuminazione, tosatrici o altri apparecchi.

Ora vediamo quella che potremmo definire a “scuderia senza intoppi”.

  1. Per evitare intossicazione, è consigliabile utilizzare vernici atossiche per dipingere la scuderia, le pareti dei box, i pezzi in ferro o i muri.
  2. Attrezzi come forche, forconi, pale devono essere fuori dalla portata del cavallo in quanto potrebbe farsi male. Quindi si consiglia la costruzione di un magazzino dove poter riporre questi oggetti.
  3. L’impianto elettrico è necessario,, per cui deve essere costruito in modo che il cavallo non ne venga in contatto.
  4. Si consiglia di isolare la scuderia, per evitare i problemi di caldo o di freddo. Un buon isolamento è dato dal fino, per cui si potrebbe sistemare il fienile sopra la       scuderia.

Passiamo alla costruzione di uno o più box.

  1. Per un cavallo di media dimensioni deve essere almeno 4×4 metri.
  2. Il pavimento dovrà essere leggermente inclinato in modo opposto alla porta, per far defluire gli escrementi lontano da essa.
  3. Il pavimento del box è consigliabile farlo in mattone, perchè questo materiale è solido, isolante e sano. Per gli altri locali della scuderia, si può usare il cemento; consigliabile nei corridoi ricoprirlo con della gomma.
  4. Le pareti del box devono essere in legno.
  5. Le finestre devono essere posizionate in alto, per consentire una buona aerazione.
  6. Per quanto riguarda le mangiatoie, è consigliabile usare dei secchi, in quanto le mangiatoie fisse non sono ideali in quanto il cavallo non assume la corretta posizione mentre mangia.
  7. Per la fornitura di acqua, è consigliabile usare un secchio, in quanto è meno impegnativo da pulire di un abbeveratoio automatico e si può controllarequanto il cavallo beve.

La lezione di venerdì

Come vi ho promesso l’altro giorno, vi racconto la lezione di venerdì!

Arrivo e Franz e Fede (una mia amica) erano in paddok a prendere i cavalli. Metto giù la borsa con dentro cap e stivaletti e raggiungo loro. Prendo Wizu (ovviamente ❤ ). Così, lo porto in box e comincio a pulirlo. In seguito, vado a prendere in selleria, sella, testiera e fasce. Lo sello e intanto arriva anche la Maggie, che prende l’Alice. Testierizzati tutti i cavalli, andiamo fuori, a fare lezione nel campetto piccolo. Entriamo e iniziamo a lavorare a redini lunghe al passo. Poco dopo, ci mettiamo al trotto e la Franz ci fa togliere la staffa interna, prima a mano destra poi a sinistra, a ci fa lavorare così per una decina di minuti. Questo, per controllare meglio la nostra gamba interna. Ci fa sia battere sella sia stare seduti. Poi, rimettiamo le staffe e lavoriamo i cavalli, in modo che stiano rotondi. Dopo un po’,ce la faccio anche con Wizu 🙂 Per finire in bellezza la lezione, lavoriamo sui galoppi. All’inizio dovevamo fare dieci galoppi seduti e dieci sollevati, poi cinque e cinque e infine due e due. Dato che faceva molto caldo, fermiamo qua la lezione, scendiamo e disselliamo i cavalli e facciamo loro una bella doccia alle gambe 🙂

Purtroppo, non sono riuscita a fare delle foto, così vi mostro una foto di Wizu di questa estate 🙂

Ed ecco a voi Wizu, il cavallo che monto sempre, con la sia padrona, Chiara

Ed ecco a voi Wizu, il cavallo che monto sempre, con la sia padrona, Chiara

Non mi sono dimenticata di voi!!!

Eccomi qua, scusatemi tanto se non ci sono stata, ma ho gli esami in questo periodo e devo studiare!!!!

Comunque, domani ho lezione e sabato vi dirò tutto 😀 !!! E  vi metterò anche delle foto del mio maneggio! 🙂

Sabato verso l’una vi posto un articolo sulla scuderia: costruzione dei box, cosa deve essere sempre presente… spero vi piacerà!!

E per ora, un po’ di foto:

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La lezione di venerdì

Eccomi qua… scusate se non ho scritto l’articolo ieri, ma ero un po’ triste in quanto il prossimo anno non vedrò più i miei compagni… mancano solo gli esami, poi è tutto finito. Comunque, ecco il riassunto della lezione di venerdì 🙂

Arrivo al maneggio, presto come al solito. Dato che non era ora di preparare Wizu, vado ad accarezzare tutti i cavalli. Poi mia mamma, vede fuori il puledrino di un mese e mezzo, ormai. Andiamo fuori, ai paddock e gli facciamo una foto. Non era venuto un gran che, dato che si nascondeva dietro sua mamma. Comunque, queste due sono le foto:

Poi, dato che erano le 17:30, prendo il mio beauty e vado a preparalo. Faccio tutto con calma e serenità, così avremmo rafforzato il nostro legame. Il tempo passa, quando arriva Maggie con una sua amica, Gloria. Loro preparano Alice, mentre io vado a prendere sella, testiera e fasce di Wizu. Poi arriva anche la Franz, così ci dirigiamo verso il campo in erba, a circa 500 metri dal nostro maneggio. Arrivati, iniziamo a fare un po’ di trotto sulla pista, facendo delle transizioni al passo a metà di un lato lungo. Poi, dato che i cavalli andavano “storti”, ci fa eseguire dei circoli a due angoli opposti del maneggio, accelerando la velocità nel lato lungo e raccorciandola prima dei circoli. Poi, ci fa eseguire delle barriere, girando una volta la testa a destra e l’altra a sinistra, dicendo ogni volta i numeri che Gloria e Franz ci facevano vedere con le mani. Come esercizio finale, dobbiamo eseguire una serie di barriere (9 o 10); le prime 3 andavano fatta a un trotto medie, le altre 3 o 4 a un trotto più lento, perchè, appena il cavallo le avrebbe superate tutte, Gloria ci diceva se girare a destra o a sinistra. Quando giravamo, ci ritrovavamo subito davanti la terzultima barriera, perciò noi dovevamo ragionare non in fretta… di più! Dopo un paio di prove, ci sono finalmente riuscita!!

Poi, siamo tornati in scuderia!

Il Purosangue Arabo

Eccomi qua, pronta a scrivere un nuovo articolo… oggi si parla di razze… la razza del PSA!

Il cavallo Arabo (o PSA o Purosangue Arabo) è originario dell’Arabia Saudita, ma si è diffuso in tutto il mondo. La sua altezza al garrese è compresa fra i 14,1 e i 15 palmi (che equivalgono a circa 140 e 156 centimetri). E’ un cavallo mesomorfo, adatto soprattutto a lavori da scuola, ai tiri leggeri, a endurance e a spettacoli equestri. Il mantello è principalmente sauro, morello e grigio, ma si può trovare in tutti i colori, raramente è pezzato. La testa viene definita “da gazzella”, molto corta e raccolta. La spalla è lunga e inclinata, la groppa alta e lunga. Il torace è ben esteso e profondo; gli arti sono lunghi, robusti e armoniosi. I piedi son abbastanza piccoli e arrotondati. La coda ha un’ attaccatura molto alta. Generalmente, ha un carattere docile, leale, fiero, vivace ed è poco esigente.

Scalpitio di Giovanni Pascoli

Ecco una bellissima poesia scritta da Giovanni Pascoli. Vuole rappresentare il pauroso avvicinarsi della morte, che si manifesta dapprima come un galoppo lontano nella pianura deserta, poi come una presenza man mano più incalzante e minacciosa. Il senso di questa poesia poggia in buona parte sul ritmo.

Si sente un galoppo lontano
(è là . . . ?),
che viene, che corre nel piano
con tremula rapidità.

Un piano deserto, infinito;
tutto ampio, tutt’arido, eguale:
qualche ombra d’uccello smarrito,
che scivola simile a strale:

non altro. Essi fuggono via
da qualche remoto sfacelo;
ma quale, ma dove egli sia,
non sa né la terra né il cielo.

Si sente un galoppo lontano
più forte,
che viene, che corre nel piano:
la Morte! la Morte! la Morte!

La lezione di venerdì

Bene, come promesso, vi metto il riassunto della lezione di ieri

Arrivo al maneggio, ma c’era solo Mauro, il proprietario. Così, accarezzo un po’ Wizu, il cavallo che molto probabilmente avrei montato quel giorno. Pochi minuti dopo, arriva anche Giova, che mi dice che devo preparare Wizu. Detto fatto, mi metto subito all’opera! Striglia, brusca, pettine, nettapiedi… fatto tutto. Metto fasce, paraglomi, paranocche, sella e testiera e vado verso il campo. Avremmo fatto fuori, nonostante nel campo ci fosse una bella pozza d’acqua. Misuro le staffe e mi metto in sella. Entro così nel campo e inizio a fare dei circoli intorno a Franz al passo. Poi ci mettiamo al trotto e continuiamo il lavoro. Poi, dato che Fra era andata via un attimo, alterniamo 15 tempi di trotto sollevato e 15 di trotto seduto; poi stiamo un po’ sollevate e facciamo altri esercizi vari. Ritornata la Franz, continuiamo a fare dei circoli, sia a mano destra che a mano sinistra. Finiamo la lezione e si mette a piovigginare. Giusto in tempo! Togliamo le protezioni, laviamo loro le gambe e li asciughiamo in box. Finito tutto, metto via sella e testiera e mi avvio verso la macchina.

P.S. Al maneggio c’è un puledrino di un mese!!